14/07/2018
CAMPO GIOVANI E 80 ANNI DI DON AUGUSTO AZZALINI
CAMPO GIOVANI E
80 ANNI DI DON AUGUSTO AZZALINI
con
DON AUGUSTO AZZALINI
(Socio del Lions Club e del Panathlon)
ALESSANDRO MEINARDI
(Direttore del Parco Nazionale dello Stelvio – Area Lombarda)
Ristorante “Rifugio dei Forni” in Valfurva – 14 luglio 2018

Il nostro Club ha condiviso la “Giornata del Panathleta”, il classico appuntamento annuale estivo che il Panathlon Club Sondrio celebra completamente all’aria aperta, a contatto con la natura, tenutosi nella migliore location che poteva essere scelta: la valle dei Forni, nel Comune di Valfurva.
La condivisione derivava dal fatto che un socio “comune”, Don Augusto Azzalini, celebrava quest’anno i suoi 80 anni e si è così deciso, di comune accordo, di festeggiarlo in una giornata in cui il nostro Club poteva incontrare anche i 14 ragazzi provenienti da ogni parte del mondo (erano rappresentati ben 3 continenti e 13 nazioni), partecipanti al Campo Giovani di Bormio, coordinato da Alfredo Cantoni, nell’ambito del progetto di interscambio del Lions International.
Una ventina i soci dei due Club che sabato 14 luglio hanno affrontato il sentiero glaciologico dei Forni in compagnia della guida alpina Matteo Schena; proprio l’esperto, nel corso del tracciato, ha avuto modo di raccontare peculiarità e particolari sul sentiero tracciato sulle pendici dei monti a fianco della morena sino ad arrivare alla bocca del ghiacciaio: un sentiero spettacolare e gratificante che attraversa anche due  suggestivi ponti tibetani.
Giunto al rifugio Branca, il gruppetto si è unito al resto della comitiva che è invece salito direttamente dai Forni: da qui la discesa congiunta verso la cappelletta situata nei pressi del rifugio dei Forni, distrutta da una valanga nel 1985 e restaurata nel 2004 in seguito alla spedizione al K2 che ha visto coinvolti, tra gli altri, i valtellinesi Marco e Paolo Confortola, Adriano Greco, Enrico Lazzeri, Ugo Giacomelli e Michele Compagnoni, con gli ultimi due a raggiungere la cima in occasione del 50° anniversario dalla conquista del “mostro” sacro dell’alpinismo, il Chogorì (come lo chiamano i locali), compiuta il 31 luglio del 1954 dal furvese Achille Compagnoni e dal cortinese Lino Lacedelli.  
La S.Messa, officiata da don Augusto –grande alpinista, membro speciale dei due Club, 80 enne dall’8 gennaio– ha raggruppato in un’unica grande famiglia i soci Lions e Panathlon (presenti il Presidente del Panathlon Angelo Schena ed il responsabile degli scambi giovanili Alfredo Cantoni).
Invece dell’omelia, il celebrante ha letto un significativo e toccante pezzo sulla sua esperienza di prete, di montanaro, di alpinista e di socio dei due club di servizio, ai quali si onora di appartenere per gli ideali di solidarietà, di amicizia e di fratellanza che sono alla base di entrambi (il testo integrale può essere letto in apposita sezione).
Lo stesso don Augusto, dopo l’ottimo pranzo degustato al Rifugio sotto l’esperta regia di “Ciso” (il rifugista), ha mostrato, attraverso diapositive e fotografie, quella che una volta era la chiesetta dei Forni (ora trasformata in cappelletta), i magnifici paesaggi di montagna dell’Alta Valfurva, le sue imprese alpinistiche nel gruppo dell’Ortles-Cevedale e la diversa conformazione dei ghiacciai di quei tempi (anni ‘70/’80) quando il fenomeno della fusione, dovuto al riscaldamento globale in atto, non avevano ancora lasciato segni così profondi come quelli che possiamo oggi constatare, con l’arretramento di centinaia di metri del ghiacciaio rispetto alla sua originaria posizione, poco sopra il Rifugio dei Forni.
Alessandro Meinardi, direttore dell’area lombarda del Parco dello Stelvio, ha invece aperto una finestra sugli animali selvatici della riserva, con uno sguardo particolare al gipeto: proprio 20 anni fa la nascita del primo esemplare nell’area protetta diede l’avvio al ritorno della specie. Il Direttore ha ricordato anche la nuova configurazione del Parco, con lo smembramento in tre aree distinte (lombarda, trentina e altoatesina) ed ha illustrato agli attenti soci dei due Club, affascinati dalle splendide immagini scattate dai vari partecipanti ai concorsi fotografici organizzati dal Parco, i nuovi progetti che si stanno realizzando per migliorare la fruibilità di questa straordinaria area naturale, ivi compresa la nuova “APP” che consentirà, con l’uso dell’inseparabile telefonino, di avere informazioni dirette dei luoghi nel corso di passeggiate o escursioni, grazie a dei microchip che verranno sotterrati lungo il percorso e “catturabili” dal cellulare in un’area di circa 100 metri.
Ci si è lasciati nel tardo pomeriggio, dopo una magnifica giornata di sole, spiritualità, allegria e festa, per far ritorno in città al caldo afoso dell’estate con un po’ di rimpianto nell’abbandonare questo angolo di paradiso della nostra valle.

Angelo Schena